28 aprile

Canton Ticino: Museo di Valmaggia - Cevio



Il Museo di Valmaggia, con sede a Cevio (Canton Ticino) ospita una mostra dedicata ad Emilio Balli.








Un progetto ambizioso per il quale gli organizzatori si sono impegnati con grande dedizione per diversi mesi e con ottimi risultati. Ettore Balli, di origini valmaggesi, nacque a Locarno il 27 di aprile del 1855. Dotato di spirito pionieristico, nel 1878 all'età di 23 anni intraprese un giro del mondo di 472 giorni, iscrivendosi ad un viaggio per studiosi. Ad ispirarlo fu il libro di Jules Verne “Il giro del mondo in 80 giorni”.









Fu un progetto costoso che Balli potè realizzare grazie alla fortuna fatta dal padre Valentino Alessandro come commerciante in Olanda. La sua fu un’avventura non priva di imprevisti visto che usò come mezzo di trasporto il veliero Junon, che circumnavigò l’America del Sud.








Nel corso del viaggio scrisse un diario, inviò diverse lettere ai parenti e acquistò pregiati oggetti la cui collezione si può ammirare al museo. Emilio fece ritorno a Marsiglia il 26 settembre 1879 ed in seguito a questa temeraria esperienza divenne “una figura di spicco nel patrimonio culturale ticinese”. Si spense a Locarno il 29 novembre del 1934.










L’ interessante mostra si concluderà il prossimo mese di ottobre.


17 aprile

Canton Ticino: Maggia

 



Gabriele ed io abitiamo a Maggia, un Comune di 2600 abitanti situato nell’omonima valle del Canton Ticino. Da qualche anno il nostro Comune ha deciso di dare une nome alle vie del paese finora prive d’identità. L’originalità dell’idea sta nel fatto che si è deciso di “battezzare” le vie con nomi in vecchio dialetto valmaggese.







Una scelta originale che dimostra un grande attaccamento alle origini ed un omaggio ai nostri antenati. Le vie sono quindi diventati “caraa”. Troviamo quindi “La Caraa dal Prevat” ossia “La Via del Prete”, situata di fianco alla chiesa principale e ancora “La Gesgiola” ossia “La Chiesetta”. Oppure “I Rünch”, il ronco o “La Valegia”, la piccola valle.








Altre vie sono chiamate con nomi o cognomi di gente che abitarono in quella via più di 100 anni fa come ad esempio “La Caraa dal Gign (Gino). Il vecchio dialetto della Valle Maggia è molto difficile anche perché un tempo, ogni paese aveva il suo.





Adesso purtroppo solo persone ultra novantenni lo sanno ancora parlare. Esiste comunque fortunatamente il “Vocabolario dei dialetti della Svizzera Italiana” perché è giusto e doveroso non dimenticare l’antica lingua dei nostri avi.









03 aprile

Weekend: Milano

 


Milano capitale della moda, del design, della cultura, dei ristoranti stellati e del divertimento si presta perfettamente per un weekend non lontano da casa ma comunque lontano dalla vita di tutti i giorni. Riserviamo all’Hotel Admiral, storico 4 stelle ubicato in Via Domodossola 16 e situato di fronte al Parco City Life, di proprietà del nostro amico Edward Coffrini dell’Orto.




Un indirizzo sicuro per sentirsi bene, in una bella, comoda e originale struttura, coccolati dal personale gentilissimo. 
Noi ci sentiamo dei privilegiati perché a farci da guida sarà il nostro caro amico “Jambo” Gianluca, co-fondatore del network Altheo NetTv.  

Jambo, videomaker e regista, sta girando un documentario diviso in tre puntate dedicato a Milano dal titolo “La mia città”. 

Nel documentario vi sono interviste a personaggi famosi e non, che raccontano storie particolari e molto interessanti di avvenimenti e di luoghi di Milano.  

Ci siamo pure noi che raccontiamo a modo nostro luoghi particolari e curiosità della città.





Tra una ripresa e l’altra e tante risate, Jambo ci porta alla scoperta di Milano iniziando dallo splendido Parco Sempione, il polmone verde di Milano posto accanto al Castello Sforzesco.

Nel parco, oltre a vaste zone alberate con prati e arbusti, si possono osservare degli edifici interessanti quali: l’Arco della Pace, edificato nel 1807 per commemorare le vittorie di Napoleone, il Palazzo dell’Arte de La Triennale, l’Arena Civica, inaugurata nel 1806 sotto Napoleone e l’Acquario Civico.





Al centro del parco ed in un ansa del laghetto si trova il romantico Ponte delle Sirenette, conosciuto anche come il ponte delle sorelle "Ghisini".





II ponticello fu progettato nel 1840 dall’architetto Francesco Tettamanzi allo scopo di accorciare la distanza necessaria a raggiungere la sponda opposta del Naviglio Paderno e fu il primo in ghisa realizzato a Milano.


Continuiamo la nostra passeggiata attraversando l’imponente Castello Sforzesco edificato nel 1358 dalla famiglia Visconti per proteggere la città dal nemico. 

Durante il periodo del Rinascimento ospitò i laboratori di Leonardo da Vinci.

Oggi il castello ospita numerosi musei.







Dopo una piacevole camminata e per vie traverse giungiamo nel quartiere di Brera, il quartiere degli artisti, uno dei più affascinanti della città.

La nostra prima impressione è di un ambiente tranquillo, romantico e bohèmienne.

Il fiore all’occhiello di Brera è il Palazzo Brera e la Pinacoteca.








Passeggiando tra le viuzze acciotolate arriviamo in Piazza del Carmine dove è situata l’omonima chiesa e dove, di fronte ad essa, si trova la scultura in bronzo dell’artista polacco Igor Mitoraj “Il Grande Toscano”, meglio conosciuta come “Petto a metà”.





A poca distanza da Brera e percorrendo Via Garibaldi, si trova la Piazza Gae Aulenti, dedicata alla famosa architetta e inaugurata l’8 dicembre 2012.

La Piazza è l’epicentro della zona più moderna di Milano ed è opera dell’architetto Cesar Pelli.

È circondata da vari edifici ed il più impressionante è l’Unicredit Tower, con il grattacielo più alto d’Italia di ben 231 metri di altezza!.









Per un attimo ci sembra di essere piombati in una grande città americana… Al buio la Piazza Gae Aulenti diventa un luogo affascinante con le sue luci che si specchiano nella spettacolare fontana posta al centro di essa.






Ma la più grande attrazione che attira  chiunque giunga in questa zona è sicuramente la visione del famosissimo Bosco Verticale, un complesso di due palazzi residenziali progettato dallo Studio di Stefano Boeri, con le sue due torri rivestite da 2000 specie vegetali.

E con negli occhi queste meraviglie concludiamo la nostra prima giornata a Milano.






Il mattino seguente, dopo un’ottima colazione consumata all’hotel, con Jambo, Stefano ed Ezio ci rechiamo in centro per continuare le riprese del documentario e scoprire altre meraviglie della città. Percorriamo Via Verdi costeggiata da splendidi palazzi d’epoca e prima di raggiungere il centro, Jambo ci porta a Piazza Affari per mostrarci una scultura dell’artista italiano Maurizio Cattelan, collocata di fronte a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa milanese. La scultura si chiama L.O.V.E ed è l’acronimo di libertà, odio, vendetta, eternità ma è conosciuta come “Il Dito”, infatti il lungo dito si estende per più di due metri.






In questo caldo mattino di primavera  Piazza  del Duomo è come al solito presa d’assalto da turisti provenienti da tutto il mondo. Il Duomo è di una bellezza incredibile. 

È la terza chiesa cattolica nel mondo dopo San Pietro in Vaticano e la cattedrale di Siviglia.

Dallo stile gotico imponente, è costruita con marmo di Condoglia, un particolare marmo di una cava situata sul Lago Maggiore, di proprietà della famiglia Visconti.

La sua costruzione iniziata 1386 è stata ultimata nel 1800, ben 500 anni dopo.





Accanto alla Piazza si trova la Galleria Vittorio Emanuele II, il “salotto di Milano” che collega Piazza del Duomo a Piazza della Scala ed è costruita con una struttura reticolare in ferro e vetro retinato. Migliaia di turisti e non, ogni giorno percorrono questo passaggio ricco di boutique dai brand più famosi, ristoranti stellati e prestigiosi negozi. 








Appena usciti dalla “Galleria” si trova Luini, da oltre 70 anni lo street- food più famoso di Milano e ormai conosciuto in tutto il mondo. Ogni giorno migliaia di turisti e milanesi si mettono in coda per gustare i mitici panzerotti pugliesi e farsi un selfie davanti al famoso forno.





Ammiriamo il Palazzo Reale situato a pochi passi dal Duomo. Il maestoso palazzo è il cuore espositivo del centro della città, una struttura che da anni programma e gestisce grandi mostre d’arte. Le sue origini sono molto antiche e la sua storia è intrecciata a quella di Milano e a quelli che l’ hanno governata, dagli Sforza a Napoleone. La vera storia espositiva inizia nel 51 quando Roberto Longhi allestisce una mostra su Caravaggio. È l’inizio di una serie di memorabili mostre che animeranno la vita culturale della città.






Anche oggi continuano le riprese del documentario.

Visitiamo il Museo del Novecento, un’esposizione permanente di oltre 4000 opere d’arte italiana del XX secolo ospitata all’interno del Palazzo dell’Arengario, inaugurata nel 2010.

Collezionisti e galleristi  hanno collaborato a formare una delle più importanti raccolte d’arte italiana del XX secolo.









Troviamo opere di Carrà, Marini, de Chirico, Sironi, Morandi, Fontana, Pomodoro e molti altri.

All’ultimo piano, dove una vetrata offre un’imprendibile e privilegiata vista di Piazza del Duomo, si trova la sorprendente “Struttura al neon” di Lucio Fontana, una composizione ellittica di luce fluorescente sospesa nel vuoto. Creata negli anni 50 e precursone delle attuale strisce con luci al led.






Nel pomeriggio ci gustiamo una deliziosa merenda nella pasticceria del grande Iginio Massari, uno dei più importanti pasticcieri al mondo fondatore dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani.


Torniamo in albergo passando da Piazzale Cadorna, uno dei nodi più trafficati di Milano, dove c’è la fontana abbellita dalla famosa e gigantesca scultura “Ago, Filo e Nodo.”

Il progetto fu affidato alla celebre architetta Gae Aulenti e realizzata dallo scultore svedese Claes Oldenburg e dalla moglie olandese Coosje van Bruggen, storica dell’arte.

Simboleggia un treno che entra in una galleria sotterranea e richiama la vicina stazione ferroviaria e della metropolitana, inaugurata nel 2000, alta ben 18 metri e lungs circa 86 metri.





Dedichiamo la nostra ultima giornata alla visita della Pinacoteca di Brera.

Fondata da Napoleone ad inizio ottocento, è uno dei principali musei italiani.

Lo splendido palazzo che la ospita si apre su un cortile al cui centro è situato il Monumento a Napoleone di Antonio Canova.

Al primo piano e a destra dell’entrata, la nostra attenzione viene subito catturata da una porta a vetri, purtroppo chiusa, con la scritta “La collezione Prutscher di libri viennesi per bambini 1900-1938.” 





La biblioteca che si scorge all’interno è un sogno, immensa, bellissima e zeppa di volumi.

Incuriositi cerchiamo delucidazioni in rete e leggiamo che è stata creata dall’architetto e design Otto Prutscher per le figlie Heliy e Ilse e comprende libri per bambini, cartoline, disegni e bozze.

Entriamo nel museo e veniamo sopraffatti dalla maestosità dell’ambiente sapientemente illuminato.









Trentotto sale ospitano un’incredibile collezione di opere di grandi artisti. Tra i capolavori più famosi ammiriamo il Cristo Morto di Andrea Mantegna, lo Sposalizio della Vergine di Raffaello, la Cena in Emmaus del Caravaggio ed il Bacio di Hayez.

Una splendida esposizione che attira turisti da tutto il mondo.







Il nostro weekend a Milano è purtroppo terminato e noi torniamo all’Hotel Admiral, non prima  però di aver deviato il percorsco per ammirare le case colorate di Via Balzaretti, una chicca che pochi conoscono.

La via diventa una design street permanente grazie al duo Cattelan & Ferrari  che hanno dipinto le facciate con fiori e colori: assolutamente da non perdere!









Salutiamo e ringraziamo il nostro amico Jambo ci ha fatto scoprire tante meraviglie con la promessa di rivederci presto in questa splendida città.








Canton Ticino: Locarno Winterland

  Venerdì 24 novembre a Locarno è stata inaugurata la manifestazione: “Locarno Winterland” che animerà la Piazza Grande fino al 6 gennaio. L...