19 marzo

Canton Ticino: "Spazio Officina" di Chiasso

 


Ieri si è tenuta allo “Spazio Officina”di Chiasso (Cantone Ticino) l’inaugurazione della mostra postuma dell’artista e amico valmaggese Pierre Casè, deceduto lo scorso agosto all’età di 78 anni.


La mostra “Tra memoria e oblio“ resterà aperta fino al primo di maggio. Pierre Casè abitava a Maggia dove aveva anche il suo atelier. Proprio dal suo amato territorio prendeva spunto per produrre le sue opere molte delle quali composte da sabbia, terra, chiodi arrugginiti, cortecce, vecchie chiavi e chiavistelli. I suoi quadri sono espressi in vari linguaggi: astratto, informale e materico.Numerose sono state le sue mostre in tutto il mondo e tre grandi esposizioni si sono tenute a Venezia: nel 2007 “Mnemosine per Venezia “nella chiesa di San Stae, nel 2011 “Misteri del Sotoportego “nella Scuola Grande della Misericordia, nel 2017 “Il bestiario “nei Magazzini del Sale.







L’artista iniziò a lavorare come vetrinista per i magazzini Jelmoli. Erano gli anni sessanta e Locarno era un epicentro culturale vivace e all’avanguardia. Iniziò la pittura da autodidatta. Nel corso del vernissage, lo storico e critico d’arte Dalmazio Ambrosioni ha raccontato un aneddoto che coinvolge il grande Lucio Fontana: nel 1966 la Galleria Flaviana di Locarno dedicò una mostra all’artista, tuttavia il maestro dei tagli nelle tele aveva dimenticato il taglierino… che gli fu prestato proprio da Casè. Alla mostra era pure presente il grande e famoso architetto Mario Botta.



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